Il 27 marzo è stata la giornata mondiale della felicità, e avrete forse visto la lista dei "paesi più felici del mondo". A questo proposito, volevamo raccontarvi di un articolo, pubblicato a inizio mese su PNAS, che prova a rispondere ad un'antica quanto ricorrente domanda: ma i soldi, fanno la felicità?
Sembra questa una domanda senza risposta, ma vi stupireste di quanti diversi ricercatori, delle branche più diverse, abbiano provato a dare una risposta (anche provando a trovare via via sempre diversi modi di definire il concetto di felicità). Nell'articolo che vi mostriamo oggi, firmato dal premio nobel Daniel Kahneman, da Matthew A. Killingsworth e Barbara Mellers, gli autori suggeriscono che per la maggior parte delle persone un reddito più elevato sia davvero associato a una maggiore felicità. Però, solo se non siamo, di base, persone scontente. Sì, perché per coloro che, pur finanziariamente benestanti sono però infelici, la presenza di ancora più soldi non li aiuta al raggiungimento della felicità (mentre per gli altri sì).
Questo lavoro nasce in seguito a due altri studi: il primo, di Kahneman e Deaton (altro premio nobel), pubblicato nel 2010, in cui gli autori avevano ipotizzato il plateau di 75.000 dollari come il limite dopo il quale la felicità non dipendeva più dall'aumento della ricchezza. Il secondo, del 2021, di Killingsworth stesso, che aveva smentito il precedente, mostrando che il livello di felicità continuava a dipendere dal reddito anche oltre tale soglia.
Per risolvere l'empasse, Killingsworth e Kahneman hanno deciso quindi di collaborare, e al cospetto dell'arbitro Mellers, trovare un modello matematico che mettesse tutti d'accordo. I tre autori sono giunti quindi a capire alcuni problemi metodologici del lavoro del 2010, concordando però nella bontà del messaggio finale di quell'articolo, nonostante tra i due la "felicità" fosse stata misurata attraverso diverse domande. La conclusione a cui giungono i ricercatori, infatti, è che non per tutti i soldi “fanno la felicità”, ma solo per coloro che sono di base più felici.
Per usare le parole dello stesso Killingsworth, il denaro non sarà il segreto, ma probabilmente può aiutare un po'.
Carlotta Jarach
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